Drammaturgo tedesco. Originario di una famiglia
di Ebrei polacchi, dopo aver combattuto come volontario nella prima guerra
mondiale, passò a posizioni pacifiste. Personaggio di primo piano nella
rivolta spartachista del 1918, che portò alla costituzione della
Repubblica bavarese dei Consigli (1919), a seguito del fallimento della
rivoluzione fu condannato a cinque anni di carcere, durante i quali compose i
suoi primi drammi (
Uomo massa, 1921;
I distruttori di macchine,
1922;
Hinkemann il mutilato, 1923) di impronta espressionista, e tre
raccolte liriche (
Poesie dei prigionieri, 1921;
Il libro delle
rondini, 1924;
Il giorno del proletariato. Requiem per i fratelli
assassinati, 1926). A essi seguì il suo dramma di maggior successo,
Oplà,
noi viviamo! (1927). Con l'ascesa di Hitler,
T. fu costretto a emigrare (1933) negli Stati Uniti, a New York. Durante
questo periodo compose un libro di ricordi (
Una giovinezza in Germania,
1933), un'autobiografia (
Ero un tedesco, 1934) e alcuni drammi, l'ultimo
dei quali,
Il pastore Hall (1939), imperniato sulle sofferenze dei
deportati nei lager nazisti. Morì suicida. Alla sua figura si è
ispirato T. Dorst per la composizione del dramma
Toller (1968) (Szamocin,
Poznań 1893 - New York 1939).